Recensione Gameboy-Saga

 

 

Nel 1988 la Nintendo presentò il Gameboy, console portatile che verrà poi distribuita nel 1989 diventando un successo commerciale.
Cosa la rendeva appetibile? La sua portatilità. Vuoi giocare dove vuoi con le tue saghe preferite? :D Ecco la console che fa per te. In effetti aveva molti vantaggi, autonomia di 36 ore, resistente, possibilità di giocare in 2 tramite un cavetto, uscita per cuffie in stereo, molti giochi supportati dalla casa madre, cartucce giochi facilmente trasportabili, ma aveva un piccolo difetto. Il primo gameboy era un piccolo mattone, quindi venne creato un restyle, il Gameboy Pocket, più fino. Dotato di 2 sole pile ministilo, contro le 4 stilo del predecessore, aveva un autonomia di sole 10 ore, ma rimaneva un difetto che possiedeva anche il Gameboy, lo schermo non aveva la retroilluminazione. Venne creato un terzo restyle il Gameboy Light dotato di uno schermo retroilluminato, purtroppo destinato al solo mercato giapponese. In seguito, nel 1998, venne prodotto il Gameboy Color, più potente dei predecessori, con uno schermo a colori, 32.768 colori, retrocompatibile con tutte le cartucce del Game Boy, il che aumentava il parco titoli gia vasto di suo. Unico difetto anche questa console non aveva lo schermo retroilluminato.
Ci furono moltissimi giochi famosi fra cui il Tetris, venduto in bundle con il Game Boy, Super Mario Land, R-Type, Kirby, Zelda ecc...

Nel 2001 uscì il Game Boy Advance, console portatile a 32 bit, che portava nuovi giochi, di cui alcuni porting del Super Nintendo come Super Mario Bros 3, e altri titoli nuovi come Crash N-Tanced. Alimentato da 2 pile stilo consentiva un autonomia di 15 ore circa ed era retrocompatibile con i giochi sia del Game Boy che del Gameboy Color grazie a un secondo processore interno. Ancora però c era il difetto che la console non possiedeva uno schermo retroilluminato, cosa che Nintendo risolse con il Game Boy Advance SP, restyle dell Advance che manteneva le stesse caratteristiche del predecessore ma con retroilluminazione, forma a conchiglia richiudibile, batteria a litio con autonomia di 18 ore (10 con la retroilluminazione accesa), ma perdeva l uscita stereo jack 3.5mm perchè veniva sostituita da un uscita per le cuffie proprietaria. Successivamente venne prodotto un restyle con uno schermo migliore. Infine l era del Game Boy si conclude con il Game Boy Micro, restyle dell Advance SP, che perdeva la retrocompatibilità con i giochi del Game Boy e Game Boy Color, ma aveva dei comandi per poter regolare la retroilluminazione dello schermo.

Molti ora si chiederanno, ma fra tutti questi modelli quale conviene? A parer mio il Game Boy Advance SP, si trova a circa 10 euro sulla baia, perché è compatibile con tutto il parco titoli di qualsiasi console Game Boy, è tascabile e inoltre ha la retroilluminazione.

Ciao e alla prossima recensione ;)